4 marzo 2009

Crisi


Cito il dizionario:
"stato transitorio di particolare difficoltà o di turbamento, nella vita di un uomo o di una società."
Ecco, mi consola il fatto che venga definito transitorio.
Perchè come se non bastasse la crisi economica e finanziaria globale, che ovviamente ha avuto ripercussioni pesanti sulla vita professionale, qui non ci si fa mancare nulla. Perchè non destabilizzare un po' anche la vita privata?
Ed è così che passo i giorni, in questo stato continuo di ansia e precarietà, fingendo un equilibrio assolutamente inesistente e con un sorriso stampato in viso, che è sempre più simile ad una paresi.
Il mio gatto mi fissa con occhi grandi come laghi e per complicità anche lui ha perso l'appetito. Risparmiamo in spesa e scatolette, ripetendoci che magro è bello.
Dormo, lavoro, esco con gli amici. Mi aspetto che arrivi il momento in cui avrò il crollo di nervi. Credo che se lo aspettino un po' tutti. Mi telefonano, mi guardano fisso negli occhi per carpire il mio stato d'animo, mi ripetono come stai 1000 volte. Carini.
Devo ancora verificare i numeri del Superenalotto della scorsa settimana. Sono entrata in tabaccheria ed ho indicato una schedina già pregiocata. La signora intuendo che non fossi pratica, mi ha detto, passa che poi controlliamo se hai vinto. Fosse mai che la dea bendata mi avesse baciato?
Sarà ma tra baci e culo non ne vedo molti di questi tempi...

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