17 agosto 2008

Marocco in tour


Il perchè del fatto, io mi ostini a prenotare viaggi in tour organizzati non lo so. Questa volta è successo perchè costava poco. Poi non ci ho dormito la notte e il giorno dopo ci siamo fiondati in agenzia, sperando che i 70€ extra di assicurazione annullamento viaggio ci avessero salvati e invece la frittata era fatta e il tutto ci sarebbe costato una fortuna...ed è così che il 4 agosto siamo partiti per il Marocco.
L'unico colpo di genio è stato quello di prenotare il Riad per le 3 notti a Marrakech...ma andiamo per ordine.
A Malpensa in coda al check in, i due ragazzi di Casablanca di fronte a noi ci fanno notare che i voli per il Marocco fanno check in in luoghi isolati, il caos che ritroveremo nei suq è già qui. Ma ho voglia di partire e rido.
Il volo è in realtà un low cost della compagnia Atlas...tranquillo ma non c'è cibo per tutti e quando tocca a noi il panino a pagamento è finito: Pringles, merci.
Intanto pensavo a quegli stronzi del tour operator, che hanno pagato il mio volo 1€ più tasse aeroportuali e mi hanno chiesto l'adeguamento carburante...
Atterriamo, il termometro segna 45° ma è secco. Il Riad tutto per noi è la nostra salvezza, a due passi dalla piazza Jama'a el-Fnaa, ci concede qualche ora di libertà da Mohammed e dalle tappe forzate.
Fes, dipinta come un girone dantesco è pericolosa quanto una normale città occidentale, solo che qui, un minuto dopo che due turisti vengono scippati, la security invade le stradine in cerca dei farabutti.
Volubilis è il sito romano che non t'aspetti. Peccato la solita figura da cioccolatai fatta con la guida locale. Alla sua domanda, " posso parlare inglese o francese?", un coro di ignorantelli ridanciani, richiedeva a gran voce la lingua madre. Lui scusandosi anticipatamente per l'imperfezione del linguaggio, ha snocciolato un perfetto italiano con lieve inflessione francofona. All'altare volevo essere sacrificata... Le lunghe ore in pullman mi hanno mostrato un paese inaspettatamente verde, con zone in grande sviluppo e con una fiorente agricoltura.
La guida ce l'ha con chi emigra e torna con auto lussuose...
Ad un certo punto l'aria condizionata si rompe e il bus diventa nel giro di pochi secondi un calidarium perfetto, mancano solo i mosaici alle pareti. Improvvisiamo una sosta in un autogrill non covenzionato con il tour operator. Il signore dietro il bancone ci guarda con l'aria di chi ha fatto 13 ci accoglie e disseta. Rien a faire...ripartiamo con le porte aperte.
Da apprezzare le televendite di tappeti, ceramica, mosaici al quadruplo dei prezzi di mercato organizzate dal tour. La più bella in erboristeria...mancava solo la Vannona Marchi.
Casablanca merita per la moschea e per una foto della spiaggia nebbiosa e dell'oceano, qui i bagnini fischiano in continuazione e contro chiunque si bagni i piedini. Rabat la vedi, è la città in cui risiede il re, bella, la Medina sembra un vicolo della Grecia.
Per i gattari come me ogni angolo è buono...anche i ciucchini sono simpaticissimi e ti affiancano carichi di qualsiasi cosa!
Il the alla menta è un rito da non perdere, ristora e disseta, la mia deliziosa metà, che dopo il primo giorno mi insultava perchè non l'avevo portato a Chicago, scopre e segnala il POMMES, sorta di succo di mela frizzante.
Tra le geniali fregature del viaggio comodo comodo, c'è solo il piccolo disturbo delle bevande escluse dei pasti nei ristoranti obbligatori...peccato che un acqua e una coca, ti costa più che un tajine di pollo, un cous cous, bibite, pane, servizio e mancia in un posto a tua scelta.
Le spezie, i tessuti, le ciabattine, la passamaneria, le lampade, gli argenti, le ceramiche, le borse, compagne di shopping, tutto e dico tutto, vi sembrerà indispensabile e il dovere morale di contrattare sul prezzo, ti fa sentire ogni volta come se avessi fatto l'affare della vita, risparmiando un sacco, vi immaginate se tutto ciò fosse possibile da Zara?
Rientro il 10...da allora non mangio più carne, non l'adoravo prima e non vi chiedo di condividere, lo so, cederò in un pomeriggio autunnale addentantando PANE e SALAME, ma per ora non riesco. Per vostra consolazione, avevano avuto lo stesso effetto 15 giorni di fast food negli USA!

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